Come petali sulla neve by Antonella Iuliano

Come petali sulla neve by Antonella Iuliano

autore:Antonella Iuliano
La lingua: ita
Format: epub
pubblicato: 2013-01-21T05:00:00+00:00


16

Arrivò ottobre, ed era passato giusto un mese da quando avevo fatto la conoscenza di Maggie, quando giunse la prima notizia di rilievo da villa McGregor. In quel mese, tramite la nostra spia, eravamo stati messi al corrente di tutto quello che accadeva nella villa. Maggie aveva due sere, due pomeriggi, una mattina alla settimana e una domenica al mese liberi e appena poteva passava a trovarci, per poter riferire a me e a Jerry le novità della settimana. Fortunatamente abi-tava, con la madre, nei pressi del centro commerciale e questo evitava al il mio amico di farsi vedere in compagnia di lei, nei quartieri dove io non ero desiderato, quando la sera la riaccompagnava a casa.

Così venimmo a sapere che Leonardo dopo essere rientrato dalla sua vacanza aveva ripreso gli studi universitari, almeno in apparenza, perché in realtà continuava a rincasare tardissimo la sera e spesso restava a casa del suo amico d’infanzia, Colin Forbs. John McGregor lavorava spesso a casa per star vicino alla moglie e quest’ultima continuava a vivere alternando momenti d’inaspettata vitalità a stati di depressione.

Quella mattina mi trovavo come sempre in libreria, quando la vidi arrivare. Era la sua unica mattina libera e non mi aspettavo di vederla perché di solito la utilizzava per sbrigare le faccende che non riusciva a svolgere in settimana e perché una delle regole che avevamo stabilito era che non doveva venire sul mio posto di lavoro. Preferivamo che ci ri-ferisse le notizie di sera, quando veniva a casa nostra e c’erano meno occhi indiscreti in giro.

«Che cosa ci fai qui?» le chiesi allarmato appena entrò in libreria. In quel momento non c’era nessuno, il signor Thornfield era uscito per delle commissioni.

«Ciao Philip» disse lei con calma «sono passata perché è successa una cosa e non potevo aspettare oltre» disse Maggie agitata.

«Eravamo d’accordo che saresti venuta a casa domani sera, lo sai che è rischioso se ci vedono insieme» la rimproverai seppur curioso di sentire quello che aveva da dirmi.

«Calmati, se non fosse stato importante non sarei venuta.

Non lo sa nemmeno Jerry che sono qui, ho ritenuto più opportuno informare te il prima possibile».

Mi resi conto dalla sua espressione quanto fosse seria e in apprensione, allora le dissi:

«Vieni con me» la invitai a entrare nel piccolo ufficio del signor Thornfield, dove nessuno poteva vederci. Lei mi seguì docilmente e una volta entrati lasciai la porta socchiusa, poi domandai:

«Allora cos’è successo di tanto importante da non poter aspettare?»

«Sono sicura Philip, quella donna nasconde qualcosa».

La fissai, poi feci un respiro profondo e chiesi:

«Che cosa hai scoperto?»

«Ieri sera, io ero di turno. Stavo rassettando la cucina dopo cena, la signora non aveva toccato cibo, aveva mal di testa ed era andata a stendersi in camera sua. Leonardo come al solito non c’era, il signor McGregor ha ricevuto una chiamata e poco dopo è uscito, lasciando detto a mia zia di lasciar riposare la moglie e di portarle una tisana più tardi, lui sarebbe rientrato il prima possibile. In casa c’eravamo solo noi due e la signora, fatto sta che poco dopo che il marito ha lasciato la villa abbiamo sentito delle urla.



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